India, Tibet, Afghanistan, Vietnam, Chad alcuni dei tanti luoghi che ha fotografato e ripreso l’intervistato di oggi.
Appena parcheggiamo notiamo subito che una delle case a schiera è diversa dalle altre, una siepe foltissima all’entrata che nasconde l’interno, un pino altissimo con varie funi per arrampicarsi, un laghetto con dei pesci rossi e il grande alano Elsa nella sua cuccia. E’ il posto giusto. Carlo Bragagnolo, che ci aspetta in piedi all’entrata.
Ci accoglie e si siede sulla sua cara amaca ed iniziamo l’intervista.
Carlo ha iniziato a fotografare nel 1972 con un viaggio in autostop in India.
Da quell’esperienza il mondo della fotografia è diventato il suo mondo, dove interagisce con la macchina fotografica, la macchina da presa o la telecamera.
Qui sotto la sua Eclair 16 fedele compagna di viaggio!
Con l’esperienza è cresciuta anche la sua barba, che dal 1970 lo ha sempre accompagnato nei suoi viaggi e più di qualche volta lo ha aiutato nel suo compito di documentarista perché quando sei in Africa, in mezzo ad una tribù a migliaia di km da casa, con la barba puoi fingerti qualsiasi persona. Dal missionario allo studioso.
Per Carlo Bragagnolo AVERE LA BARBA significa:
“É un fatto naturale. Cresce e la lascio crescere.”
Scoprite meglio Carlo, le sue foto e suoi video su http://www.carlobragagnolo.com e VIAGGIATE.
VIAGGIATE REALMENTE SENZA FILTRI.